Riposa in pace mamma adorata. Ora puoi volare libera con il tuo grande spirito e non dovrai più soffrire“: in questo incipit tutto l’amore ed il dolore di una figlia alla notizia della scomparsa dell’amata madre. Così Asia Argento ha deciso di commemorare la scomparsa di Daria Nicolodi, attrice, sceneggiatrice e musa di papà Dario.

Un sodalizio d’amore

La Nicolodi si è spenta oggi all’età di 70 anni; una perdita dolorosa non solo per la figlia Asia, ma anche per l’ex compagno Dario Argento. Un legame importante quello tra Daria Nicolodi ed il regista horror, che si è protratto dentro e fuori dal set cinematografico.
Nata a Firenze nel 1950, infatti, dopo aver preso parte a produzioni televisive e in alcune pellicole negli anni Settanta, l’attrice incontrò proprio sul set di “Profondo Rosso” Dario Argento; galeotta, è il caso di dirlo, fu la loro collaborazione professionale. Era il 1974 e la fiorentina divenne popolare al grande pubblico interpretando il ruolo della reporter femminista ed emancipata Gianna Brezzi: una donna a dir poco moderna e trasgressiva, considerando i tempi in cui “Profondo Rosso” – perfetto crocevia tra i generi thriller e horror, quest’ultimo più congeniale allo stile di Dario Argento – usciva nelle sale divenendo rapidamente un cult.
Da “Profondo Rosso” in poi, il regista e la sua musa iniziarono a collaborare assieme, coronando la propria unione sentimentale con la nascita di Asia, prima figlia della coppia, nel 1975. Daria Nicolodi aveva già una figlia, nata da una precedente relazione: Anna, nata nel 1972 e figlia dello scultore Mario Ceroli, morta tragicamente nel 1994, un lutto che segnò per sempre la vita e la carriera della Nicolodi.

Unione inossidabile

Daria Nicolodi e Dario Argento rimasero in buoni rapporti anche dopo la fine della loro love story. La partnership tra due menti così fervide e due personalità istrioniche ha dato vita a pellicole il cui successo, ancora oggi, resta a dir poco inossidabile: “Suspiria“, “Inferno“, “Tenebre“, “Phenomena” e “Opera“. La Nicolodi fu per il regista ed ex compagno non solo una star “feticcio” da dirigere, ma anche sceneggiatrice di alcuni lavori del corpus di Dario Argento, nonché stretta e fidata collaboratrice.
Tra le sue interpretazioni, la più controversa per l’attrice toscana fu proprio quella della vicedirettrice Frau Brückner in “Phenomena” – a detta sua, troppo “reazionaria”. Tra le ultime pellicole alle quali la Nicolodi ha preso parte ricordiamo “Scarlet Diva” del 2000 – dove la donna fu diretta dalla figlia Asia – e “La terza madre” (2007), terzo capitolo della saga cinematografica delle tre madri di Dario Argento, che include “Suspiria” ed “Inferno”: in quell’occasione la famiglia Argento fu riunita nel segno della Settima Arte, dato che Asia prese parte al film come protagonista, dividendo la scena proprio con la madre Daria.