Questa volta il nostro vicedirettore ha giudicato sia i brani ma anche gli outfit. Sul podio in terza posizione sarà il trionfo di Angelina Mango.

Il Tre voto 6,5: In completo total black (un mood di questo Festival di Sanremo) con brillantini annessi. Canzone con un messaggio profondo impresso nel testo, con naturalezza racconta tutti quei disturbi della sfera mentale dell’essere umano.

Maninni voto 7: Anche lui in completo nero con note spagnoleggianti (stile Julio Iglesias). Il brano è piacevole e orecchiabile, in poche parole una celebrazione dell’amore in tutte le sue forme.

Bnkr44 voto 6: Nativi di Empoli (come la sottoscritta), sono estremamente simpatici, sembrano quasi dei ragazzi in gita scolastica. Estremamente trash e creatori di caos. La canzone, come detto in precedenza, non convince del tutto.

Coro Arena di Verona: Dell’opera lirica del Nabucco cantano Va Pensiero; strano che qualcuno non abbia fatto polemica sull’uso strumentale, tanti anni fa, che questa bellissima aria subì dalla Lega Nord di Umberto Bossi come inno dei vari congressi di Pontida. Forse hanno avuto un minimo di cervello, questa volta: sia nel non fare polemiche inutili che nel non trapanarci le orecchie con i pistolotti politici.

Santi Francesi voto 6,5: Vestiti in bianco e nero, con i soliti richiami alla Spagna, risaltano gli orecchini del cantante della band. Il brano elettro-pop è carino, ma non incisivo abbastanza.

Teresa Mannino: Simpatica, auto-ironica, forse pecca un po’ nei vari monologhi che ha fatto durante la serata, che comunque non risultano pesanti anche se alcune frasi sono sembrate fuori contesto. Vestita in pieno stile Sanremo, molto elegante e in stile anni 70. Diciamo che è rimasta coerente con la sua personalità.

M.R. Rain voto 7: In completo grigio topo, devo dire, molto elegante. La canzone è davvero bella. Il brano tratta di un tema molto particolare: un genitore perde un figlio, credo che nel conteggio finale lo vedremo nelle prime posizioni.

Ramazzotti: Noi siamo ragazzi di oggi, lui è rimasto a 40 anni fa: semplicemente meraviglioso. Bello il messaggio pacifista che ha fatto sul palco.

Rose Villan voto 7: Tuta nera che la fa sembrare una Dea Greca, sexy al punto giusto. Il brano pop dance risalta la sua voce cristallina.

Pensiero per le vittime sul lavoro: Ho pianto durante tutta la magistrale esibizione del duo Jannacci-Martini con il brano-racconto L’uomo del Lago. Questa bellissima canzone è dedicata ad un papà morto sul posto di lavoro che non ha potuto vedere suo figlio nascere.

Paola e Chiara: Anche loro in nero, si esibiscono nel brano Furore che l’anno scorso era in gara proprio al festival: bel momento dance di leggerezza

Ferilli: La sua presenza al Festival è legata all’uscita, fra pochi giorni, di una fiction Rai con lei ovviamente protagonista, ma poco ci importa. L’attrice romana si presenta con un vestito nude con alcuni richiami sul nero, elegante e sensuale.

Amoroso voto 6,5: Sono sincera, mi piace molto di più il suo vestito che la canzone stessa, troppo simile ad altri suoi successi. Anche lei vestita in nero con un abito esaltante con uno spacco ampio le sue belle gambe, anche lei bella, ma non volgare né eccessiva.

Gianni Morandi: La canzone italiana per eccellenza: elegantissimo e spiritoso quanto basta.

Ricchi e Poveri voto 9: Stupendi e padroni della scena! In total pink brillantinato stile Bee Gees sono davvero troppo iconici. La canzone è cosi dance da far ballare anche una negata come me. Ah, p.s.: se rinasco, voglio essere Angela Brambati!

Russell Crowe: Sono onesta, è molto più bravo a cantare di tanti artisti in gara che abbiamo sentito al Festival nel corso degli anni. Bono, cicciottello e con le guanciotte da strizzare!

Bresh: Per prima cosa, ho pensato “ma questo chi è”? Poi, ascoltando il brano, mi sono ricordata che ho avuto addirittura il piacere di fotografarlo durante un Genoa-Reggina dello scorso anno (il brano in questione parte dagli altoparlanti prima di ogni partita del Genoa, la sua squadra del cuore), e niente… mi sono proprio rincoglionita!

Angelina Mango voto 10: Coinvolgente e anche lei avrebbe la capacità di far ballare una come me: il brano più lo ascolti e più lo apprezzi. Vestita a fiori, forse un piccolo omaggio a Madonna!

Diodato voto 6,5: Vestito in amaranto, risulta molto elegante: la canzone non mi convince proprio, è troppo simile ad altri suoi successi.

Ghali voto 7,5: Look anni 70-80, un chiaro omaggio a Michael Jackson. Il brano racconta un dialogo con un alieno, in realtà è un chiaro messaggio a favore dell’uguaglianza fra i popoli.

Negramaro voto 7,5: Anche loro scelgono una mise anni 70 molto elegante. Il loro brano è bello e gradevole e potrebbe sicuramente funzionare come colonna sonora in un film. Forse troppo simile ad altri loro successi!

Mannoia voto 9: Anche lei sceglie il nero con un bellissimo abito di Luisa Spagnoli. Che dire, ci si stupisce che il brano non sia nella top 5, ma, senza offesa, sembra che le radio preferiscano un brano vendibile anziché premiare la qualità.

Sangiovanni voto 6,5: Un brano malinconico da morire: mi sa che l’artista non stia vivendo un momento felice della sua vita e lo si capisce sia dalla canzone che dal suo outfit, che da mamma e da moglie mi fa davvero tenerezza. Fossi la sua ex fidanzata, lo perdonerei senza pensarci un secondo.

La Sad voto 3: E basta con questo pop punk ribollito ed offendo il tipico piatto toscano! Come sono vestiti, è meglio che non lo dico perché userei parole volgari.