Non me la sono sentita di fare le consuete pagelle della quarta puntata del festival di Sanremo perché tranne, mi dispiace dirlo, quella che ha vinto, le altre canzoni erano davvero tutte belle.
La top 5 recita: Geolier al primo posto, seconda Angelina Mango, terza Annalisa, quarto Ghali e quinto Alfra. Il primo posto del cantante napoletano ha scatenato una bordata di fischi dentro il teatro Ariston, ma anche sui social, a parte il popolo napoletano che lo sostiene non tanto per la bravura (che c’è, io stessa nei precedenti articoli ho dato 8 alla canzone di Geolier perché è orecchiabile), ma solo perché “è uno di noi”, come se l’intera Calabria votasse Loredana Bertè o la Puglia Alessandra Amoruso non sulla base del talento, ma per le origini; ed è questo che ha scatenato la giusta polemica di ieri sera.
Che Amadeus lo difenda è comprensibile: è pur sempre un ragazzo di 20 anni, ma, caro Ama, il popolo è sovrano ed ha anche il sacrosanto diritto di fischiare, se il ragazzo è forte e preparato, come dice di essere, il caso di ieri sera lo renderà ancora più determinato. Andiamo ad analizzare il secondo posto di Angelina Mango: apro e chiudo parentesi appelandomi di nuovo al popolo napoletano… la figlia di Mango tifa Napoli e ha cantato spesso in napoletano, quindi sostenere che lei è raccomandata non vi pare un controsenso? La Rondine, brano del papà a lui stesso dedicato, forse non sarà una delle migliori esibizioni della giovane ragazza, ma l’emozione di vederla cantare avrebbe meritato la vittoria. Ma vogliamo parlare dei Santi Francesi con Skin? Da brividi la loro esibizione! Per non parlare del momento dance della serata, con The Kolors e Tozzi in un bel mix tra Ti amo e Un ragazzo incontra una ragazza. Irama e Cocciante: che voce, signori e signore, un momento di storia della musica italiana. Per non parlare di Annalisa e non era certo facile ricalcare le orme della vocalità di Annie Lennox nel brano Sweet dreams, altro che terzo posto. Insomma, tutte belle tranne la vincitrice, ed io che pensavo si votasse la canzone migliore!
Un mio appello personale: spero con tutto il cuore che non diate il “contentino” alla mitica Loredana Bertè facendole vincere il premio della critica solo per omaggiare sua sorella Mimì, per favore risparmiateci anche questo. Posso dire la stessa cosa su Fiorella Mannoia: non hanno alcun bisogno di un premio di consolazione, sono già grandiose. Premiate semmai un talento giovane e fresco come Irama o i Santi Francesi o, perché no, anche Geolier!