Se, come asserì oltre 150 anni fa il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, noi siamo ciò che mangiamo, allora mangiare bene è un gesto di considerazione verso noi stessi.
Alimentazione e nutrizione, come vivere bene a tavola, è stato il titolo del convegno che si è svolto stamane nell’auditorium dell’Istituto professionale alberghiero e turistico di Villa San Giovanni, organizzato dai Leo Club di Palmi e di Villa, dall’associazione biologi e dai Cavalieri di S.Silvestro. Dalla valorizzazione dei prodotti del territorio, con la necessità di diffonderli all’esterno, alle buone regole dello stare bene a tavola, gli interventi dei relatori hanno focalizzato tutti gli aspetti che legano l’alimentazione alla nutrizione.
L’alimentazione è un processo volontario, la nutrizione, che ne consegue, è involontario. Ma, siccome proprio da quest’ultima si ricavano le sostanze che possono soddisfare il fabbisogno energetico, allora una sana alimentazione ha come primo obiettivo il mantenimento dell’equilibrio del bilancio energetico. In considerazione del fatto che nessun alimento contiene tutti i nutrienti necessari, è fondamentale variare le scelte alimentari e combinarli in maniera opportuna, rispettando una corretta distribuzione nel corso della giornata.
Una grossa mano, in tal senso, la fornisce la dieta mediterranea, iscritta nel patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, caratterizzata da un consumo maggiore di alimenti vegetali rispetto a quelli animali. E la Calabria si tipicizza ancor di più, per la presenza nel nostro territorio di tutti gli alimenti della piramide alimentare, che altresì, favorendo lo sviluppo di un’agricoltura biologica, rappresenta un modello alimentare sostenibile. Si tratta dunque di un tipo di alimentazione virtuoso, che contribuisce in maniera sensibile a ridurre l’insorgenza di gravi patologie, o a limitarne gli effetti, da quelle cardiovascolari al diabete, ai tumori, fino all’obesità. Paradossale, però, che proprio la Calabria sia recentemente risalita al secondo posto tra le regioni italiane con la maggior percentuale (41%) di bambini in sovrappeso od obesi. Così come sono purtroppo in aumento i disturbi del comportamento alimentare, anoressia e bulimia principalmente, che affliggono soprattutto i giovani dai 14 ai 25 anni, con una maggiore incidenza di circa 9 a 1 a svantaggio delle femmine. Non è mancato un riferimento all’aspetto microbiologico degli alimenti in riferimento al rischio di tossinfezioni alimentari, causate da un errato comportamento sia nella fase della loro scelta che nella loro preparazione.
Uno sguardo particolareggiato è stato dato ad uno degli elementi principe della dieta mediterranea: l’olio di oliva, che da qualche anno ha ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento Igp (indicazione geografica protetta) Calabria, oltre a quella Dop (denominazione di origine protetta) già assegnata alla produzione in tre zone della regione. Infine, è stato presentato agli studenti il corso di laurea in scienze gastronomiche dell’università di Messina.
Introdotto e moderato dalla dirigente dell’Ipalb-tur, Carmela Ciappina, al convegno hanno relazionato i biologi nutrizionisti Giovanna Caparello, Francesca Fabiola Bianco e Angelo Galluccio, il medico nutrizionista Saverio Cambareri, il microbiologo Giuseppe Scarlata, il responsabile settoriale dell’unione italiana ciechi di Cosenza Roberto Crocco, l’analista sensoriale Michelangelo Leonardi, il referente didattico del corso di laurea in scienze gastronomiche dell’unime Giorgio Caprì. Sono intervenuti, inoltre, Carmelo Ciappina, presidente Lions club Palmi, Domenico Randazzo, presidente Leo club Palmi ed Erika Vicari del Leo club di Villa S.Giovanni.

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